Amme Salamme, reading letterario arabeggiante
Ha sortito grande interesse “Amme Salamme”, l’ultima iniziativa del Centro Studi sui dialetti Apulo-Baresi.
Come anticipato in conferenza stampa, si è trattato di una riscoperta graduale delle matrici arabeggianti di alcune parole italiane, a partire proprio dalla ripresa di un gioco, noto ai più come “campana” che dà appunto il nome all’evento: l’Amme Salamme, in arabo un saluto beneaugurante.
E’ proprio dalla ricostruzione video di questo gioco che lo scorso 5 agosto, presso la gnostra di Largo Torre, si è dato inizio inizio ad una serata che ha saputo fondere arte e storia. L’arte rappresentata dalla cultura letteraria e dalla musica del chitarrista Gianni Pinto, in accompagnamento al reading; la storia, sedimentata nei morfemi di alcuni lemmi e svelata al pubblico in tutta la sua straordinaria ricchezza.
Maria Vittoria D’Onghia, componente del centro studi, ha introdotto le letture di Caterina Quarato, Mario Gabriele, Pietro Gigante, Biagio Laera, Domenico Laera e Giovanni Laera. Tra i lemmi italiani di origine araba, studiati ed analizzati nel corso della serata: melanzana, albicocca e sorbetto.
La disquisizione è stata accompagnata da esempi ed aneddoti che hanno piacevolmente coinvolto i presenti.